firenze

Il 30 novembre la Comunità Europea (CE) ha firmato degli accordi di cooperazione tecnologica con il Giappone che contribuiranno a definire le priorità di ricerca ed i campi di interesse comuni, come ad esempio l'energia, lo sviluppo sostenibile e l'ambiente. Saranno anche resi operativi dei meccanismi per permettere una più ampia cooperazione scientifica e tecnologica (S&T).

L'accordo con il Giappone, prevedendo la partecipazione reciproca a programmi di ricerca, scambi di ricercatori e inviti a presentare proposte coordinate, rappresenta un ulteriore passo nella strategia per la cooperazione in materia di S&T lanciata dalla Commissione nel 2008. Questa strategia prevede due settori principali:
--rafforzare la dimensione internazionale dello Spazio europeo della ricerca (SER) attraverso il coinvolgimento dei paesi vicini dell'Europa nel SER e la promozione di una cooperazione strategica con paesi terzi importanti;
--migliorare il quadro di cooperazione internazionale in materia di S&T, creando infrastrutture di ricerca globali, aumentando la mobilità dei ricercatori, avviando programmi di ricerca, promuovendo le questioni in materia di proprietà intellettuale e assicurando la reciprocità, il trattamento equo e il vantaggio comune.

A proposito dell’accordo il commissario europeo per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik, ha detto: “Questo accordo tra la CE e i Giappone apre un nuovo capitolo nella storia della cooperazione scientifica e tecnologica tra due dei maggiori fornitori di conoscenza al mondo, in una nuova epoca di cooperazione per la ricerca internazionale globale. Ci troviamo ad affrontare sfide comuni e dovremmo farlo insieme, per il bene del nostro pianeta, dei nostri cittadini e del nostro futuro. Esso rappresenta anche un ulteriore passo di apertura compiuto da parte dello Spazio europeo della ricerca verso il resto del mondo”.

Gia' nei primi mesi di quest'anno, la Comunita' europea e il Giappone avevano siglato un accordo di maggiore collaborazione nel campo della ricerca energetica, con il lancio di un nuovo piano d'azione, che prevede un maggiore scambio di informazioni, scienziati, gestori e revisori, nonché maggiori workshop comuni su temi specifici concordati. Saranno organizzati regolarmente meeting di follow-up per valutare i progressi compiuti, di cui il primo è programmato per la fine del 2009 in Europa.
L’accordo entrera’ in vigore dopo il completamento delle rispettive procedure di ratifica previste nel corso del 2010.